Ciao sognatori, oggi lasciamo la parola ad un’illustratrice della nostra community.
Lei è Kella e vi porterà alla scoperta di una nuova tecnica per utilizzare le matite colorate.
Buona lettura, e vai Kella!
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La natura, con i suoi colori mutevoli e le infinite sfumature di luce, è una fonte inesauribile di ispirazione. In questo tutorial scopriremo come disegnare una mantide con la tecnica del layering, un metodo che permette di stratificare i colori con le matite per ottenere profondità, luminosità e ricche texture.
Il soggetto scelto è la mantide religiosa, perfetta per mostrare la bellezza di questa tecnica e la sua capacità di trasformare semplici tratti in un disegno ricco di dettagli e sfumature. Imparerai passo dopo passo come realizzare il tuo disegno, sperimentando la magia della tecnica del layering con le matite colorate.
Che tu sia principiante o già esperto, questa guida ti aiuterà a scoprire nuove possibilità creative, portandoti a un risultato finale sorprendente!

Materiali Essenziali per il Layering
Per imparare a destreggiarti con il layering con le matite colorate, ecco ciò che serve:
- Matita in grafite – Una HB leggera, ideale per lo schizzo iniziale.
- Carta – Consiglio Rismaluce Favini liscio da 200 g/m², perfetta per accogliere più strati di colore senza compromettere la precisione.
- Con carta più ruvida si ottiene un effetto più espressivo ma meno dettagliato.
- Con carta più ruvida si ottiene un effetto più espressivo ma meno dettagliato.
- Matite colorate – Uso le Koh-I-Noor Studio: accessibili, ma capaci di ottimi risultati.
- Altri strumenti – Gomma pane, gomma normale, gomma di precisione (Tombow Mono Zero) e penna multicolor (Carioca).

Che cos’è il Layering e perché usarlo
La tecnica del layering con le matite colorate consiste nell’applicare strati leggeri di colore, in genere dal chiaro allo scuro, fino a ottenere la nuance desiderata.
- Alla fine si può applicare maggiore pressione per stabilizzare i pigmenti (tonal burnishing).
- Esistono strumenti specifici come blender o burnisher, ma io preferisco affidarmi alla naturale leggerezza delle stratificazioni.
Il layering è ideale se vuoi ottenere sfumature delicate, colori intensi e un effetto realistico senza dover premere subito con forza sul foglio.
Come disegnare una mantide con la tecnica del layering – Passo dopo passo
Fase 1 – Schizzo e base
Comincio con lo schizzo del disegno utilizzando una matita in grafite leggera (la mia è una HB).
Una volta completato il disegno di base, lo alleggerisco tamponandolo delicatamente con la gomma pane, in modo che le linee siano appena visibili.
Inizio dalla testa del soggetto e procedo dall’alto verso il basso. Questo approccio mi permette di avere sempre una visione chiara d’insieme del lavoro e, soprattutto, minimizza il rischio di appoggiare la mano sulle parti di disegno già completate, evitando così sbavature indesiderate.
Si può procedere anche da destra verso sinistra o all’inverso, a seconda se si è destrimani o mancini.

Fase 2 – Prime ombre
Con le matite colorate delineo una porzione di contorno. Prima con la matita rossa e poi con quella marrone, inizio a tracciare le zone più scure e le ombre.

Fase 3 – Stratificazione dei colori
Torno indietro ed inizio la stratificazione di colori, individuando le aree più verdi (e allora uso il verde), quelle più arancioni (uso l’arancio) e quelle più marroni (uso il marrone), rispettando l’ombreggiatura.
Per la costruzione dell’ombra posso anche immettere i colori complementari: il rosso nel verde ed il verde nel rosso in un gioco di continua calibrazione e stratificazione.
Continuo sovrapponendo ed incrociando i colori, sperimentando ed assicurandomi di non lasciare buchi bianchi e incolori. Non c’è un numero preciso di stratificazioni; posso farne tante quante la carta mi consente prima di arrivare a saturazione.
Se sbaglio la nuance posso intervenire prima tamponando con la gomma pane e poi intervenendo con il gommino di una matita, o con la Tombow Mono Zero.
Cerco ovviamente di rimanere concentrata e sbagliare il meno possibile per non rovinare la carta. Mi godo il momento, sono qui presente a me stessa e nel flusso, non ho fretta.


Fase 4 – Eventuale Schiacciamento con Maggior Pressione
Solo alla fine di questo processo, se sono certa di non dover aggiungere altra stratificazione, applico una maggior pressione con un colore (non necessariamente il più scuro, ma uno chiaro o mediano) per operare fusione e stabilizzazione dei colori (tonal burnishing).
Fase 5 – Lavorazione a zone limitate
Continuo a lavorare per tutto il disegno, ma nel colorare, procedo a zone limitate, per assicurare la stessa concentrazione e impegno in ogni parte, garantendo così uniformità.
Fase 6 – Rifiniture finali con penna multicolor
La mia tecnica di colorazione è quasi sempre contaminata, mista, in quanto prevede l’utilizzo della penna multicolor non solo per rifiniture, ma anche al di sopra delle ombre stesse con una leggerissima velatura o un quasi impercettibile tratteggio.
E questa è la mantide ultimata con la tecnica del layering con le matite colorate!

Texture ed Effetti del Layering
Per spiegarvi al meglio la texture ottenibile con il layering, mi lascio ispirare dall’habitat della mia modella: un bel prato!
Nelle aree più grandi e libere come appunto cielo e prato, è necessaria un impugnatura della matita arretrata, cioè più vicina all’estremità finale che alla punta. Questo permette un libero dipanarsi del movimento del polso, ideale per le velature ampie e uniformi.
La texture del layering varia a seconda del tipo di segno che viene applicato:
- Tratteggio: Linee parallele più o meno fitte
- Incrocio di tratteggi: Linee incrociate che creano una trama più densa
- Segni circolari o ricciolini: Movimenti che tendono a riempire l’area con una texture più morbida e meno direzionale
Mi piace che rimanga una traccia di questi segni grafici, soprattutto in modo labile e soffuso, perché personalizzano la tecnica e conferiscono un carattere unico al disegno.

Altri esempi di disegno con il layering
La stessa tecnica può essere applicata ad altri soggetti naturali o fantastici. Ogni stratificazione regala sfumature uniche e texture diverse: dal realismo delicato alle atmosfere più espressive.

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Articolo di Kella Sashella
Ciao a tutte le Sognatrici e i Sognatori!
Sono KellaSashella, ma potete chiamarmi Kella. Ho 55 anni e ho ripreso a disegnare nel 2022 dopo una lunga pausa. Amo l’illustrazione, i paesaggi della natura e il realismo magico.
Disegno in tradizionale, con grafite, penne e le mie mille matite colorate.
Mi piace pensare che le mie illustrazioni custodiscano la bellezza di un mondo sospeso e che il disegno sia un atto di libertà e meraviglia.
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